domenica 30 marzo 2008

sabato 29 marzo: paolo benvegnù - diana tejera. live at circolo degli artisti

Quest'ora di sonno detrattami illegalmente so che la pagherò, la pagherò perche questa settimana le vicende personali e non, mi hanno sdoganato in una dimensione inusuale per il cco di questi ultimi tempi.

Che sensazione strana rimettere piede in un piccolo club per vedere un concerto (ne è passato di tempo cazzio!); in fin dei conti questa è la mia dimensione ideale per godere della musica, contatto diretto con il palco e con gli artisti per poter godere delle loro espressioni, in piedi, stretti uno vicino all'altro a cantare e godere.

In perfetto stile impiegatizio, avendo letto che la serata iniziava alle 22.00, siano entrati alle 21.30: dopo aver bevuto qualcosa, fatto il giro nel giardino del locale e dato una sbirciatina al negozietto di cd (sapendo che non avrei dovuto comprare niente) siamo entrati nella sala: eravamo noi sette più qualche barman che preparava il suo box.

acquisita la prima fila senza neanche dover lottare un pochino, abbiamo atteso l'inizio della serata chiacchierando amabilmente: il set di Diana Tejera è servito ad attirare la gente che nel frattempo arrivava alla spicciolata; brava e credibile sul palco insieme alla sua acustica ed un violinista, 25 minuti di buona musica per un'artista emergente che ha comunque saputo conquistare applausi sinceri.

breve pausa ed ecco entrare la paolo benvegnù band: impeccabilmente eleganti, non tradendo la tradizione gia presente ai tempi degli scisma, i cinque in giacca e cravatta partono: Benvegnù imbraccia un'acustica modificata con una custodia da cd appiccicata sul foro della cassa e sole quattro corde, che nell'arco di 2 minuti diventano 3; finito il brano, per un attimo credo che Paolo palesemente innervosito per la corda rotta subito, stia per prendere ed andarsene ed invece piano piano lo show prende consistenza.

paolo si è circondanto di giovani ragazzi tutti polistrumentisti dalle indubbie qualità, affiatati e ben diretti dal loro "direttore d'orchestra"; alternanza di brani estratti dai due cd pubblicati nella sua carriera da solista per uno show intenso e di indubbio spessore: il tema dell'amore come sempre è l'epicentro dei suoi testi, continuamente dedicati con sguardi e sorrisi alla sua amata proprio dietro di noi (precisamente dietro ad Andrea!).

E' passato troppo poco tempo dall'acquisto del nuovo cd, quindi rrimediabilmente mi emoziono e mi lascio trascinare di più dai brani estratti da "piccoli fragilissimi film": ed allora eccomi a cantare, "Cerchi nell'acqua", la straripante "il mare verticale" o "suggestionabili"; i brani si susseguono senza pausa tra l'uno e l'altro, il signor Benvegnù pian piano si scioglie fino ad un divertente siparietto in occasione dell'intro di un vecchio brano degli scisma "troppo poco intelligente". c'è spazio anche per qualche nota di Back in black degli acdc e il ritornello di Bohemians like you (si intitolava cosi?).

A metà strada tra il cantautorato e la psichedelia retrò, emerge un progetto originale come del resto lo è l'artefice di tutto.

nb: se qualcuna di quelle ragazze che ha fatto migliaia di foto per caso leggesse, sarei grato di ricevere qualche scatto ricordo!

un bacio a tutti cco

Nessun commento: