giovedì 28 febbraio 2008

dopo festival

mi sono bastati 5 minuti per sentenziare: visto che sanremo è sanremo (purtroppo!)

ma non sarebbe meglio fare un pre festival e mandare le canzoni dopo la mezzanotte?

ascoltabili: frankie hi nrg, max gazzè e tiromancino (forse elisa travestita da l'aura)

mercoledì 27 febbraio 2008

caos a.d.

è l'anno del caos. così raccontavano quasi 10 anni fa i sepultura.
mi sento la testa come se milioni di billie sbattesero tra di loro e per rimbalzo sulla mia scatola cranica. le notizie della tv sono disgustose sia di per se che nelle maniere in cui ce le propongono. invece del silenzio, la ricerca del dettaglio che possa farti ritorcere le budella. sia santificato il festival che almeno ha rinviato di qualche giorno lo speciale di porta a porta (perche non c'è stato vero?). a roma 5 ragazze sono morte, anzi sono state uccise da un folle a bordo di una macchina (ma che cazzo correte! risparmiate 5 minuti?? (siete delle merde). la vita continua fagocitando tutto, ognuno preso nella quotidianità. la mia fatta di revisioni annullate, incazzature e lavori in corso, ritardi e rinunce. 5 anni fa ero ad un funerale, quello di Albertone, che per noi romani (e non solo) era uno di casa: pensaci tu a farle fare due risate.si riparte, è l'anno del caos.

venerdì 22 febbraio 2008

lottomatica roma-unicaja malaga 75-67

Era da tempo che pensavo di tornare a vedere una partita di basket.
Io e manu abbiamo una coppia di amici, lei è spagnola di Malaga grande tifosa di basket (ex abbonata), e tutte le volte che ci incontriamo a fine serata ci salutiamo promettendoci di andare al palasport insieme a vedere una partita.
Una simpatica coincidenza ha voluto che nel girone di eurolega con Roma capitasse proprio la squadra andalusa; la telefonata non ha tardato ad arrivare,e così eccoci qua, rai manu ivan e julia al palalottomatica a tifare con le loro diverse convinzioni: una serata di festa e divertimento in cui i 5 tifosi spagnoli presenti hanno potuto tifare senza rischiare di essere accoltellati.
La partita è stata esaltante, equilibrata fino alla fine, la squadra romana guidata dal veterano Fucka ha fornito una prova maestra in tutto il suo collettivo: i 19 punti di Ukic, le giocate hawkins e jabber, le penetrazioni Stefansson hanno deliziato un Palalottomatica non pieno ma rumoroso!

Con questa vittoria Roma rimane in corsa per il passaggio di turno.


IL TABELLINO - Lottomatica Roma: Stefansson 10, Lorbek 9, Gabini 10, Ukic 19, Hawkins 11, De La Fuente 3, Crosariol, Bagnoli 3, Fucka 5, Jaaber 5. N.e.: Tonolli. All.: Saibene. Unicaja Malaga: Popovic 6, Welsch 12, Ndong 2, Jimenez 4, Haislip 20, Kus 11, Gabriel 6, Santiago 4, Castle 1, Sanders 1. N.e.: Prestes. All.: Scariolo. Arbitri: Rems (Slo), Koukoulekidis (Gre), Latisevs (Lat). Note, tiri da 3: Lottomatica 9/24, Unicaja 5/18. Tiri da 2: Lottomatica 20/45, Unicaja 15/27. Tiri Liberi: Lottomatica 8/9, Unicaja 22/33 . Rimbalzi: Lottomatica 33, Unicaja 37. Palle recuperate: Lottomatica 18, Unicaja 7. Palle perse: Lottomatica 7, Unicaja 17. Spettatori: 4458.

davvero una bella serata grazie anche alla compagnia squisita. alla prossima cco

sabato 16 febbraio 2008

Padmini Chettur "paperdoll"

Roma - Auditorium Parco della Musica
6-26 febbraio 2008 "EQUILIBRIO, festival della nuova danza"

venerdi 15
sala Petrassi, ore 21

Padmini Chettur India
"Paperdoll" prima italiana




Devo dire che a distanza di circa dodici ore dall'evento, le mie riflessioni mi stanno portando ad un lento ma sorprendente e progressivo gradimento della serata. tra le varie forme che l'uomo ha scelto per esprimere l'arte e trasmettere dei messaggi ai suoi simili, sicuramente la danza è tra quelle che meno mi affascinano: la realtà è che ogni volta che mi ci avvicino rimango colpito e devo smentire il mio scetticismo.
Anche la danza, come la musica o la pittura, ha infinite sfumature espressive e sicuramente la pieces di ieri sera ha esulato dai canoni tradizionali di genere, ma daltronde il festival non si sarebbe chiamato della Nuova danza! Padmini Chettur è una coreografa indiana non ancora quarantenne, proviene dalla scuola tradizionale di danza indiana dalla quale carpisce la sensualità dei movimenti del corpo per reinterpretarli con canoni contemporanei.
Ecco allora nascere Paperdoll. Le paperdolls non sono altro che le bambole di carta con le quali tutti abbiamo giocato da bambini, legate indisolubilmente per le mani l'una all'altra, fino all'immancabile strappo. Cinque ballerine di bianco vestite, riempiono il palco eseguendo movimenti meccanici lenti e ripetitivi, ossessivi a volte, come la base sonora minimale che serve quasi esclusivamente da metronomo per scandire il tempo: legate come le bambole tramite le braccia, esplicitano il concetto di azione e reazione creando una catena che a volte si spezza proiettando le ballerine in diverse direzioni.
l'immobilità inanimata di una bambola di carta mossa dal vento in maniera impercettibile non impedisce alla coreografa di dare dinamicità alla scena: come mi ha spiegato Manu, si è avuta la sensazione, malgrado ci fossero solo cinque ragazze sul palco, che lo stesso fosse riempito.
malgrado qualche brusio e qualche sbadiglio di troppo (non nostri ci tengo a precisarlo) lo spettacolo è stato applaudito calorosamente.

lunedì 11 febbraio 2008

i consigli di ccomix per la settimana concertistica 2

settimana densa di appuntamenti per gli amanti della musica live qui a roma.
ecco l'elenco:

martedì 12 febbraio : the raveonettes, circolo degli artisti (indie rock)
mercoledi 13 febbraio: zu, init (avant-garde)
mercoledi 13 febbraio: to rococo rot, circolo degli artisti (electronic)
giovedi 14 febbraio: the mission, circolo degli artisti (rock)
venerdi 15 febbraio: 24 grana, strike (rock italia)
sabato 16 febbraio: deflore, init (industrial)
domenica 17 febbraio: ectogram, sinister noise club (electronic)

buona visione e buona settimana. cicciomix

venerdì 8 febbraio 2008

10 anni fa usciva LINGO degli ALMAMEGRETTA

Il mio rapporto con le “anime migranti” inizia nell’estate del 1993, siamo quindi ancora lontani dall’era internet e da tutto ciò che ne consegue; non basta un click per ascoltare e conoscere, bisogna ancora affidarsi alle radio, alle riviste e nei casi più fortunati radunarsi in arene polverose ed assistere ai concerti. È la stagione dei centri sociali, della spensieratezza, delle troppe birre, della scoperta del kebab, dell’acquisizione di una coscienza politica più matura ma anche del fancazzismo più becero.

Al “villaggio globale” per cinquemila lire si offre cultura, ed io con i miei amici nella calda estate romana spesso stiamo li, a passeggiare tra gli stand di libri e cianfrusaglie etniche in attesa dell’inizio del concerto che come consuetudine non inizia mai prima delle 23,00: csi, afterhours, casino royale, Marlene kuntz, disciplinatha, 99 posse, bisca, bandabardò, ustmamò e tanti altri ridefiniscono i parametri di riferimento della musica italiana regalando entusiasmo e il risveglio dell’underground italico dopo un decennio di silenzio quasi totale.

Durante la tournee di “Animamigrante” (primo disco) sbarcano a Roma i napoletani Almamegretta, quartetto che miscela la cultura musicale napoletana ai nuovi suoni provenienti d’oltremanica (mi riferisco al trip hop e al dub), grande concerto a base di bassi pompati, napoletanità dotta e spiragli di mondo arabo; rimango folgorato da tanta innovazione, dal sapiente utilizzo delle nuove tecnologie sonore adattate, non più al mondo delle discoteche, ma per produrre musica popolare.

Con Almamegretta e 99 posse riscopro il dialetto napoletano, da parte dei primi c’è però l’aspirazione di portare la loro musica oltre i confini italiani, di far parlare le note oltre uno stupefacente Raiz, per i 99, la musica è invece il veicolo al quale aggrapparsi per manifestare la loro militanza politica: questa differenza li porterà ad intraprendere strade diverse, sempre più divergenti con gli anni.

Lingo è il terzo disco della band, editato dopo il succitato Animamigrante e Sanacore, produrranno in seguito 4\4 ed Imaginaria prima dell’uscita dalla band del cantante Raiz che intraprenderà una carriera solista; “sciuogli e’ cane” del 2003, che è cantato da diversi amici presi in prestito da altre band, risente della mancanza di unitarietà. Ad oggi rimane l’ultimo disco in studio degli Almamegretta che nel 2004 vivono sulla loro pelle la tragica scomparsa in un incidente di Stefano Facchielli meglio conosciuto come D RaD il dub-maker della band.

Ma parliamo del disco, che come si dice in questi casi è quello della svolta; è proprio D RaD a trascinare la band verso nuovi lidi, a creare quel sound che negli anni successivi diventerà il marchio di fabbrica della band. Svolta elettronica dunque, una miscela di dub, drum ‘n bass e club culture sovrapposta alla fiera napoletanità di Raiz, che però ora canta anche in inglese (simpatico il doppio flyer del cd uno con testi originali, l’altro con traduzioni da inglese e napoletano!).

Undici tracce strepitose, originali, rivoluzionarie perché dal respiro internazionale, non è necessario chiamarsi Massive Attack ed abitare a Bristol per scrivere nuove pagine di questo genere musicale; per il lancio del disco viene scelta Black Athena (quarta traccia), che crea subito rumore tra i fan della band, i conservatori gridano al tradimento, chi come me non si lascia intimidire dalle nuove sonorità rimane invece esaltato dal ritmo aggressivo, dal beat incalzante e da un relativo abbandono di quelle figure seriose che avevano caratterizzato gli Alma nei precedenti lavori.

Il disco si apre con Gramigna, una dichiarazione di intenti della band, che mette le ali e decide di volare sempre più in alto e lontano, grande basso pulsante che duetta con un Raiz sempre più affascinato dal mondo arabo; D RaD e Gennaro con Roots mettono in piedi un grande brano dub, nel quale come per la traccia precedente ci sono strofe cantate in inglese da altri ( Dave Watts ora, Julie Higgins prima).

In 47 i ritmi scendono, brano che racconta della morte di Gennaro, ventenne ucciso per un regolamento di conti, e che mette in evidenza la crisi della nostra generazione, che purtroppo sta progressivamente perdendo gli appigli a cui aggrapparsi e i valori in cui credere. Black Athena ripercorre con un nuovo mezzo di locomozione la strada di Figli di Annibale (brano comparso in Animamigrante), denunciando il razzismo che mai, dico mai è giustificato nei confronti di qualunque colore, provenienza, religione o fede politica, attraverso lo sfogo di un ipotetico uomo di colore.

Con ninas l’immersione nella dance hall è definitiva, brano dub infarcito di inserti vocali fanciulleschi e stornelli napoletani; Berberia nei suoi due minuti abbondanti seduce per la sua sensualità avvolgente, sofisticata.

Seduzione per seduzione, la voce di Raiz conquista il mio cuore, quando in Fatmah l’animo moresco del cantante, sorretto da una sezione d’archi dichiara i suoi sentimenti più intimi; il diario segreto continua ad essere letto tra le righe sofferte di En-sof, brano minimale dalla ritmica drum n’ bass.

Le percussioni tribali danno il la al brano più lungo del disco: Suonno, malgrado il titolo veniamo catapultati al centro di una pista da ballo, per sette minuti di puro sfogo dancereccio. È tempo di fermarsi, e riflettere: ancora amore nel testo di Respiro, base algida e voce calda si scontrano per mettere in risalto le pene d’amore dell’uomo al quale non basta respirare per vivere se al proprio fianco non sente il respiro della donna che ama.

Veramente un bel disco, curato, al contrario delle apparenze mai banale, con dei testi sofisticati ma soprattutto la volontà di ricerca e sperimentazione.

Voto 8-\10

Ghost track: Fratelli, duetto tra raiz e una inglesina in salsa funky.

lunedì 4 febbraio 2008

i concerti della settimana nella capitale

Inizia con questa settimana una nuova rubrica, tesa a tenere aggiornati gli amici sugli eventi
musicali delle notti romane. Con cadenza settimanale cercherò di consigliare il meglio o il meno peggio della programmazione concertistica capitolina. a presto cco.



martedi 5 febbraio Latte e suoi derivati, teatro vittoria
mercoledi 6 febbraio Enrico Rava, auditorium parco della musica
venerdi 8 febbraio Delorentos, locanda atlantide
sabato 9 febbraio Jennifer gentle, circolo degli artisti
domenica 10 febbraio Comaneci, traffic

prossimamente: To rococorot, Mission, Zu e molti altri