domenica 13 luglio 2008

12 luglio: sigur ros a roma


è davvero paradossale aver dedicato cosi poco tempo al blog proprio nel primo mese della mia vita senza dover fare un caxxo. probabilmente, il fatto di non dover più essere incollato tutto il giorno a disegnare davanti al pc mi ha portato ad allontanarmi anche da tutte quelle piacevoli distrazioni che mi facevano staccare per qualche minuto da calcoli e tavole infinite.
un mese che mi ha fatto girare un po per l'italia, prima a modena a vedere i rage against the machine, poi a milano per i radiohead, un saluto fugace alla cuginetta, una schiacciate di palle del toro (non avendo fontana di trevi ve tocca accontentavve de questo!!!!!) ed una passeggiata per la città; poi a senigallia a trovare alicetta. tornato a casa è iniziato il countdown del matrimonio di fra e ste che poi è andato benissimo, il tempo di riprendermi e sono partito a prendermi un po di fresco a san vigilio sulle dolomiti (di notte il piumone dalle caviglie saliva fino a coprirmiquasi per intero: altro che i 35 gradi romani!).
non avrei mai abbandonato quel freschetto se non per una buona causa, ma a casa avevo appuntamento con il biglietto dei sigur ros, ed allora rieccomi.

i miei amici mi prendono per il culo perche ogni volta che torno da un concerto a causa del mio entusiasmo dico sempre la stessa frase: ragazzi concerto dell'anno!

sarei tentato di affermarlo anche questa volta, perche la serata di ieri è stata eccezionale, la cornice della cavea dell'auditorium semplicemente fantastica, posto a sedere strepitoso (la scelta di prendere cavea e non platea si è rivelata vincente). scenografia sobria con dei palloni illuminati alle spalle dei musicisti. piu che un concerto è stata una festa, abiti stravaganti, salgono sul palco i quattro islandesi, inbracciano i loro strumenti e via si parte.
a seconda dei brani l'ensemble cambia corpo, prima il quartetto d'archi, poi come in una festa di paese ecco entrare la sezione fiati con la bianca divisa della banda; è tutto cosi informale che sembra di stare tra amici, di canzone in canzone ci si scambia gli strumenti, le suite si susseguono, vecchi successi (ovazione per hoppipolla) e il nuovo disco, rarefazione e marce allegre si mischiano: delirio quando su richiesta tutto il pubblico si alza in piedi ed inizia a dare il tempo battendo le mani sulla base del nuovo singolo (video bellissimo come sempre!): bolle di sapone, coriandoli bianchi sulle nostre teste e la sensazione di avere davanti degli artisti unici che amano sconfinatamente quello che fanno.
è stata davvero una fortuna esserci ieri sera; a loro modo stanno scrivendo una pagina di storia della musica contemporanea. concerto potenzialmente perfetto.